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venerdì 9 maggio 2014

"Wintergirls" di Laurie Halse Anderson

Quanto sappiamo davvero sull'anoressia? Siamo sicuri di capire a fondo quello che comporta per chi ne soffre e per chi gli sta vicino? 
Wintergirls aiuta i lettori ad entrare nel mondo del disordine alimentare per antonomasia, ma chi sono le ragazze d'inverno? Lia e Cassie sono amiche fin dall'infanzia, abitano una di fronte all'altra, passano le giornate insieme leggendo e parlando come ragazze grandi, l'infanzia si incrina quando Lia scopre Cassie con due dita in gola intenta a vomitare la cena in giardino, da quel momento un baratro le inghiotte, stringono un patto "Diventeremo magre insieme".
Inizia la loro lotta contro la bilancia, contro quelli che loro reputano chili di troppo, combattono insieme facendosi forza l'un l'altra, riponendo la loro vita nelle mani dell'amicizia perversa e malata che ormai le lega. Come spesso succede durante il liceo si perdono di vista ritrovandosi insieme solo nel momento del trapasso di Cassie, unite da un legame psichico continuano a parlarsi; Il fantasma di Cassie sprona Lia nella sua lotta, la aiuta a tenere conto delle calorie ingurgitate, a trovare i lassativi e i diuretici in farmacia, fa di tutto per velocizzare il trapasso dell'amica.
Lia si ritrova a combattere la sua immagine, il suo sentirsi grassa, inadeguata e in colpa per non aver potuto aiutare Cassie nel momento di massimo bisogno; le sue armi sono la conta delle calorie, l'uso smodato di lassativi e diuretici, la ginnastica a tarda notte per bruciate il poco che si è ingerito durante la giornata, al disordine alimentare si combina l'autolesionismo, il continuo tagliarsi per far tacere i pensieri che le girano in testa, per far tacere Cassie.
Questo romanzo mi ha sconvolta, mi ha aiutata ad approfondire un argomento che conoscevo solo superficialmente, mi ha spinta a documentarmi, a domandarmi cosa possa spingere un'adolescente a farsi così male, spesso a morire di inedia.
Tutti noi viviamo a stretto contatto con i nostri fantasmi, tutti noi abbiamo battaglie da combattere, la Anderson con la sua scrittura grafica e l'uso della prima persona ci porta a sentire ció che sente Lia sia a livello emozionale che fisico.
Un romanzo consigliato a tutte le età per riflettere su una problematica sempre più presente nella nostra società, un romanzo fa usare come spauracchio e memento quando iniziamo ad avere dubbi su di noi.


5 commenti:

  1. Ho letto la tua recensione; bellissima! Complimenti, mi hai spinto a leggere questo libro (di cui non ne sapevo l'esistenza - né del libro né dell'autrice). Anche io conosco in maniera superficiale il tema dell'anoressia, dell'autolesionismo e dei problemi adolescenziali in genere e anche io mi ritrovo a pormi le tue stesse domande: "Cosa spinge un adolescente ad autodisintegrarsi così? Credo che questo libro possa darmi una risposta come l'ha data a te. ;)

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    1. Ciao Seba, grazie per aver deciso di seguirmi anche in forma scritta

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  2. Cara Eleonora, complimenti per la tua bella recensione. Ho letto il libro di cui parli che secondo me è il migliore di questa scrittrice. L'ho trovato anche meno scontato della maggior parte sul tema. Ma se vuoi proprio un bel libro sull'anoressia che rende conto della malattia attraverso le parole deliziose e delicate di chi l'ha vissuta, ti consiglio "Volevo essere una farfalla" di Michela Marzano. Perché l'anoressia non è una malattia adolescenziale, purtroppo: è l'inferno che si nasconde in una fame insaziabile e senza età...la fame d'amore. Un carissimo abbraccio Eleonora...e in bocca al lupo per tutto, Marta

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  3. Ciao Marta, i tuoi complimenti mi riempiono di gioia poichè ti reputo una delle persone più preparate nel panorama dei blog/canali letterari.
    Mi segno il titolo che mi hai consigliato, potrei approfittarne adesso durante il Maggio dei libri.

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  4. Ti ringrazio di cuore Eleonora...un grande abbraccio

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